Tre giorni dedicati all’innovazione urbana
Avviato a marzo 2022, il progetto Case di Quartiere ha messo in rete, rifunzionalizzato e affiancato con percorsi di formazione, mentoring e animazione territoriale 7 luoghi pubblici sociali e culturali che nei prossimi mesi diventeranno 10. Per settembre, questa iniziativa del Comune di Brindisi finanziata dal Piano Operativo Regionale attraverso il bando Hub di Innovazione Sociale, prevede numerose attività per uno sprint finale che intende potenziare la capacità degli enti gestori di valorizzare gli spazi pubblici ad essi affidati, rafforzare la rete e attivare sempre di più le comunità a cui questi luoghi sono rivolti. Per scoprire cosa ci riserva Superbrindisi Summer School, abbiamo intervistato Davide Di Muri, coordinatore del progetto per il Comune di Brindisi.
Davide, parlaci della Summer School delle “Case di Quartiere”.
Come la precedente edizione autunnale, Superbrindisi Summer School è un momento in cui invitiamo a raccolta tutti gli innovatori che si occupano di processi di rigenerazione urbana e sociale in Italia per tre giorni di confronto di esperienze ma anche di apprendimento, sempre in maniera informale e laboratoriale come nello stile del progetto Case di Quartiere. La Summer School sarà un percorso intensivo – mattina, pomeriggio e sera -, che si svolgerà naturalmente nelle Case di Quartiere dal 14 al 17 settembre. Le iscrizioni sono già aperte per 50 aspiranti partecipanti!
Quali sono i temi scelti per questo appuntamento?
Cerchiamo sempre di intuire quali sono le tematiche che possono innescare dei cambiamenti positivi e arricchire le pratiche e le metodologie dei gestori degli spazi, il loro modo di coinvolgere la comunità, comunicare e anche prefigurare nuovi scenari e progettualità. La precedente Autumn School si era concentrata su “design dei servizi”, “autocostruzione” e “organizzazione di eventi”, quest’anno i 3 workshop principali saranno orientati ad introdurre i temi del “design delle politiche pubbliche”, “arti performative per le comunità” e “data visualization”.
A chi si rivolge e quali sono le informazioni più importanti da dare a chi è interessato a partecipare?
La Summer School è un percorso specifico che va ad integrare le attività di mentoring, formazione generica e specifica, animazione territoriale dedicati alla rete delle Case e si rivolge a cittadine, cittadini, professionisti, attivisti, gestori di spazi pubblici, curiosi delle nuove metodologie per lo sviluppo e la partecipazione urbana. Anche quest’anno oltre ai workshop tenuti da realtà con esperienza come per esempio la società milanese KCity e la materana IAC, sono previsti talk che racconteranno esperienze e buone pratiche, eventi serali e di networking oltre naturalmente alla possibilità di scoprire e apprezzare Brindisi per chi verrà da fuori città. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito delle Case di Quartiere al link: SuperBrindisi: Summer School – Case di Quartiere
Apprendimento ma anche visioni per il futuro. Il workshop sul “design delle politiche” avrà come project work l’importante opportunità del PON METRO…
Il progetto Case di Quartiere non si pone come un intervento singolo e isolato ma è un tassello importante in un percorso che parte con le politiche cittadine e regionali di rigenerazione avviate con Brindisi Smart lab, Palazzo Guerrieri, Luoghi Comuni, ecc. La rete delle Case di Quartiere ha oggi una prospettiva futura che è quella del Piano Operativo Nazionale Metro che vede Brindisi tra gli attori e i destinatari principali di un percorso di riqualificazione sociale e urbana senza precedenti. Per questo la Summer School intende essere anche un momento di confronto sul tema del design delle politiche con un workshop specifico, al quale abbiamo invitato a partecipare anche l’Agenzia per la Coesione Territoriale, estendendo attraverso di essa, l’invito anche a tutte le altre città medie.
I workshop su Arti Performative e Data Visualization che obiettivi si pongono invece?
Sono due tematiche di estrema attualità e attraverso obiettivi e metodologie molto diversi tra loro, si basano entrambe sul principale obiettivo del progetto Case di Quartiere cioè rendere protagonisti i cittadini. Con il Workshop Arti performative che sarà tenuto da IAC (Matera) i partecipanti costruiranno un’azione performativa. Si partirà dal concetto di casa fino ad arrivare agli spazi pubblici, per capire insieme possibili strategie per farli vivere, rivivere, abitandoli con i nostri corpi e con le nostre voci. Con la Data Visualization proveremo a trasformare idee complesse in semplici rappresentazioni visive per offrire strumenti utili a creare narrazioni avvincenti e, soprattutto comunicare efficacemente.
Oltre alla Summer School quali sono i prossimi obiettivi del progetto?
Un filone di attività importante è quello che punta a creare, consolidare e rendere autonoma la rete delle Case di Quartiere. Con la facilitazione del team delle Case e della società FROM, gli enti gestori hanno scritto il loro manifesto basato su 8 principi fondanti e sui valori nei quali si rispecchiano le loro attività. Oggi, lo stesso percorso sta continuando per la redazione del bilancio sociale delle Case e della rete. Si tratta del primo esempio di rendicontazione sociale basata su una metodologia di raccolta dati qualitativi e quantitativi che rappresenterà la fotografia dello stato dell’arte di ogni spazio e dell’impatto che ha nella città. Insomma, un importante passo verso la trasparenza che permette di comprendere i risultati raggiunti e i margini di miglioramento che ancora ci sono. Questo percorso non facile ma entusiasmante portato avanti con tutti gli enti gestori è a buon punto e verrà presentato alla città nel mese di settembre.