Coworking: il nuovo antidoto alla solitudine per chi lavora da remoto (e non solo)
Con il COVID-19 il mondo del lavoro è cambiato per sempre. Si è passati da un estremo, totalmente in presenza, all’altro, totalmente da remoto. Probabilmente adesso ci stiamo stabilizzando su una versione più ibrida, un compromesso tra le due modalità. Un aiuto per adattarsi a questi veloci cambiamenti arriva dagli spazi coworking che, oltre a favorire il contatto umano, facilitano l’innovazione e la collaborazione. Ne abbiamo parlato con Raffaella di Molo 12 Coworking & Maker Space.
Raffaella, cosa è successo in questi due anni di pandemia a Molo 12?
Questi due anni non sono stati facili per nessuno e neanche per noi. Molo 12 approda a Brindisi, nella splendida location di Palazzo Guerrieri, a novembre del 2019 grazie al progetto “Brindisi Smart Lab”. Già a marzo 2020, tutte le attività in programma vengono interrotte a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19 e delle conseguenti misure restrittive anti contagio che hanno limitato fortemente l’attivazione del coworking e la gestione delle attività di networking. Nonostante l’insorgere della crisi pandemica, però, la comunità di Molo 12 Brindisi è nata e ha continuato a crescere grazie a diverse iniziative online ideate dall’Ente gestore dello spazio, The Qube, che ha organizzato corsi, lezioni gratuite, open day sui temi del digital marketing, del project management, e molto altro.
Oggi che finalmente il lavoro in presenza è possibile, qual è l’identikit del coworker brindisino?
L’identikit è variegato. Ci scelgono aziende, startup, nomadi digitali, liberi professionisti e team informali che desiderano sviluppare le proprie attività lavorative e di business in un ambiente innovativo, ricco di stimoli, opportunità e competenze professionali. C’è chi lavora da remoto, ma non per questo vuole privarsi del contatto umano, chi ha bisogno di una sede attrezzata o di sale riunioni solo in determinati giorni. Per tutti, il valore aggiunto è rappresentato dallo stare insieme, soprattutto attraverso le iniziative di aggregazione rivolte ai coworker nei nostri spazi che favoriscono la nascita di nuove idee e collaborazioni.
Come valorizzate lo stare insieme nella Casa di Quartiere Molo 12?
Centrale nell’identità dello spazio è la condivisione di conoscenze, esperienze e strumenti con cui fare business. Per favorire la rete e la collaborazione organizziamo delle iniziative ricorrenti, molto attese da chi lavora con noi, come il #cobreakfast, la colazione fra coworkers o #Upxò, gli aperitivi tra coworkers; ci sono momenti in cui festeggiamo i successi di un collega o promuoviamo attraverso la rete le reciproche iniziative. Poi naturalmente cerchiamo sempre di valorizzare le numerose opportunità che vedono nei coworkers i primi destinatari, come webinar o eventi in presenza di presentazione delle misure agevolative regionali e nazionali, le interviste alle startup locali nate grazie alla consulenza di The Qube, i workshop di co-progettazione “My Opportunity” su temi della finanza agevolata, lo Startup Weekend Brindisi che abbiamo organizzato, nonostante tutto, nel 2021.
Tra lo sviluppo delle vostre attività come Casa di Quartiere c’è il lancio di un FabLab. Cosa si potrà fare al suo interno e a chi sarà rivolto?
Il FabLab è pronto è sarà la prima officina di fabbricazione digitale della città! All’interno si potrà costruire qualsiasi cosa con l’utilizzo delle stampanti 3D. Un esempio recente è quello degli stencil che abbiamo prodotto per il Palio di Sant’Elia e che sono serviti per decorare il quartiere in festa. Ogni progetto è riproducibile con i mezzi del laboratorio e, per promuoverne l’utilizzo, abbiamo in programma di organizzare dei corsi gratuiti sulle tematiche dell’Industria 4.0 e una serie di iniziative interne al laboratorio in modo da facilitarne l’utilizzo da parte delle Scuole, dei giovani e dei professionisti.
Quali saranno le novità per il dopo estate?
Stiamo lavorando a diverse sorprese e ad un calendario fitto di eventi. Per esempio, è in fase di progettazione il lancio di un corso rivolto a 50 giovani under 18 delle scuole superiori di secondo grado di Brindisi che consentirà agli studenti di acquisire nuove competenze su tutte le tecnologie connesse all’industria e all’artigianato 4.0 e alla promozione delle discipline STEAM e STEM.
Cosa vuol dire per voi essere una Casa di Quartiere?
Molo 12 è le persone che lo abitano: una community in continua evoluzione, che intreccia rapporti capaci di andare al di là del semplice scambio lavorativo. Questo ci rende a tutti gli effetti una casa, aperta al quartiere e alla città.